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Natura morta

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"Vaso con fiori", "Natura morta con fiori" Dipinti a olio Le nature morte compaiono da sempre come elementi di contorno, e dunque secondari, in opere con protagonisti gli uomini e le vicende umane e solo in casi particolari sono a sé stanti, di solito con funzione decorativa. Tali soggetti autonomi sono, ad esempio, nell'arte romana, il cesto di fichi, dono augurale di ospitalità, o il pavimento non spazzato, cosparso di offerte ai defunti; o sono pareti dipinte a “trompe l'oeil”, che fingono finestre o porte sul giardino. Dall'antico a Giotto e nel Rinascimento ritroviamo la natura morta nel retro di alcuni ritratti, negli stemmi personali o di famiglia con lo stesso intento simbolico-allegorico. Nel Seicento nasce il genere. Sono i fiamminghi a detenere il primato per scuole e specializzazione, ma ci sono artisti in tutti i paesi europei che gli si dedicano. Tavole imbandite, fiori preziosi (è il caso dei tulipani), sono espressione di lus...

La cascata

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"La cascata" Olio su tela Quale significato iconologico hanno le cascate? Le cascate, speso raffigurate con il loro flusso d’acqua perenne e maestoso, con l’eterno movimento in una forma che però, nonostante il continuo cambiamento, resta immutabile, esprimono il dualismo fra permanenza e trasformazione. Esse sono l’immagine del flusso della coscienza divina universale e della forza vitale che si evolve all'infinito. Immergersi in esse assimila al flusso dell’acqua che trascende le divisioni e i confini; tale rituale attribuisce la consapevolezza di essere parte di qualcosa di più grande di noi stessi, di appartenere all'ordine naturale e alla vastità dell’universo, di attingere all'eterna corrente della vita. Se nella cultura occidentale di stampo umanistico l’uomo è il centro dell’universo, in quella orientale egli è immerso nella natura come in un tutto unitario nel quale la sua individualità tende a fondersi, perdendosi come acqua in un fiume che scorr...

Lo specchio

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"Lo specchio" Nel corso della storia lo specchio ha racchiuso una grande moltitudine di significati simbolici, ed è stato rappresentato come allegoria della  vanitas  e della  prudentia , d ella vanità e della superbia; come simbolo di prudenza e di conoscenza oppure di inganno; come il luogo in cui si forma l’io e la coscienza di sé e contemporaneamente avviene lo sdoppiamento tra il soggetto reale e la sua immagine ideale o il suo doppio diabolico; come una porta di passaggio tra il mondo della realtà e un mondo immaginario.L’utilizzo dello specchio nelle arti visive ha permesso la contrapposizione tra l’occhio e lo sguardo, tra il vedere e il comprendere, tra l’esteriorità e l’interiorità. Esso inoltre ha consentito di dilatare lo spazio svelando ciò che non si vede e non è presente nel campo figurativo rappresentato, ma diventa visibile allo spettatore solo tramite il riflesso dello specchio. Durante il Cinquecento si discute molto sui poteri soprannaturali e m...

La pioggia

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"La pioggia" Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane:ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti  di coccole aulenti, piove sui nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione. (Gabriele D'Annunzio)

La casa

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"La casa", "Appartamento", "Città" Fra Ottocento e Novecento il tema della home diviene tema centrale della letteratura e della pittura occidentali. In particolare l’Ottocento europeo rivolge una forte attenzione all’universo quotidiano dell’interno domestico borghese. L’immaginario letterario ottocentesco restituisce, in genere, l’idea della casa borghese come di un baricentro personale stabile, che è espressione spaziale, in occidente, dell’idea di uomo come soggetto “individualizzato”. Parallelamente a ciò, si forma la concezione di individuo come individuo privato, distinto da quello pubblico, che esprime questo suo status anche attraverso la nascita dell’interno domestico come luogo di comfort e di privacy familiare. L’immaginario di casa del soggetto borghese è quello di casa-rifugio dal mondo esterno, in cui può realizzarsi la scissione fra individuo privato e individuo pubblico. È l’immagine del focolare domestico e dello spazio privato de...

Primavera

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"Una bambina" A Light exists in Spring A Light exists in Spring Not present on the Year At any other period — When March is scarcely here A Color stands abroad On Solitary Fields That Science cannot overtake But Human Nature feels. It waits upon the Lawn, It shows the furthest Tree Upon the furthest Slope you know It almost speaks to you. Then as Horizons step Or Noons report away Without the Formula of sound It passes and we stay — A quality of loss Affecting our Content As Trade had suddenly encroached Upon a Sacrament. (Emily Dickinson)

Mare

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"L'attesa","Sul mare", "Pensando" A partire dal XIX secolo si diffuse una nuova concezione della natura. Grazie all'operato di alcuni artisti il paesaggio guadagnò la stessa dignità dei generi pittorici che venivano considerati maggiori. Un particolare soggetto, il mare, che fino a poco tempo prima era quasi completamente ignorato nel corso della storia dell'arte, divenne così protagonista delle tele ottocentesche, indagato sotto aspetti sempre diversi. Nei secoli precedenti il mare era apparso molto di rado nelle opere pittoriche, solo come fondale azzurro per scene storiche, religiose o mitologiche. L'elemento marino era molto ignorato, anche la pittura marinaresca olandese del Seicento lo rendeva come una decorazione, una cornice per le battaglie navali. A differenza che nella pittura, nella letteratura religiosa e nella narrativa il mare aveva sempre occupato un posto importante. Nella letteratura classica il mare era consider...