La casa

"La casa", "Appartamento", "Città"



Fra Ottocento e Novecento il tema della home diviene tema centrale della letteratura e della pittura occidentali. In particolare l’Ottocento europeo rivolge una forte attenzione all’universo quotidiano dell’interno domestico borghese. L’immaginario letterario ottocentesco restituisce, in genere, l’idea della casa borghese come di un baricentro personale stabile, che è espressione spaziale, in occidente, dell’idea di uomo come soggetto “individualizzato”. Parallelamente a ciò, si forma la concezione di individuo come individuo privato, distinto da quello pubblico, che esprime questo suo status anche attraverso la nascita
dell’interno domestico come luogo di comfort e di privacy familiare. L’immaginario di casa del soggetto borghese è quello di casa-rifugio dal mondo esterno, in cui può realizzarsi la scissione fra individuo privato e individuo pubblico. È l’immagine del focolare domestico e dello spazio privato del sé.
Mentre l’immaginario ottocentesco ci restituisce in genere una visione di casa unitaria e coerente, l’immaginario letterario del secolo successivo racconta di una casa che viene presentata come luogo della precarietà e dell’instabilità.È soprattutto dal secondo dopoguerra che, anche in quelle narrative dove l’immagine di casa è quella del focolare domestico, si tratta di un focolare domestico infranto, minacciato dai mutamenti sociali in corso. È soprattutto a partire dagli anni Settanta del Novecento che è stata messa in discussione l’idea di casa borghese, così come si è configurata nell’Ottocento, e di casa moderna . 

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