Natura morta
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"Vaso con fiori", "Natura morta con fiori" Dipinti a olio
Le
nature morte compaiono da sempre come elementi di contorno, e dunque
secondari, in opere con protagonisti gli uomini e le vicende umane e
solo in casi particolari sono a sé stanti, di solito con funzione
decorativa. Tali soggetti autonomi sono, ad esempio, nell'arte
romana, il cesto di fichi, dono augurale di ospitalità, o il
pavimento non spazzato, cosparso di offerte ai defunti; o sono pareti
dipinte a “trompe l'oeil”, che fingono finestre o porte sul
giardino.
Dall'antico
a Giotto e nel Rinascimento ritroviamo la natura morta nel retro
di alcuni ritratti, negli stemmi personali o di famiglia con lo
stesso intento simbolico-allegorico.
Nel
Seicento nasce il genere. Sono i fiamminghi a detenere il primato per
scuole e specializzazione, ma ci sono artisti in tutti i paesi
europei che gli si dedicano.
Tavole imbandite, fiori preziosi (è il caso dei tulipani), sono espressione di lusso e rispondono a una nuova committenza borghese. |
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