"Il fioraio"
Matite colorate su cartoncino
I
fiori hanno sempre suscitato interesse tra artisti, poeti e filosofi.
Sin dai tempi antichi, nelle varie culture, sono stati simboli sacri,
elementi essenziali di culto e protagonisti di studi scientifici. Il
primo fiore raffigurato è stato il loto blu, nelle pitture murali
delle tombe egizie. Nell’antico Egitto, poiché l’infiorescenza
riemerge e si dischiude ogni mattino, rappresentava il Sole e la
rinascita.
Nell’arte
medioevale i simboli e i miti della tradizione pagana sono ripresi e
trasformati in immagini sacre. I monasteri divengono i depositari
della cultura antica, l’amanuense e il miniatore danno vita a
manufatti preziosi, e per esprimere concetti, simboli religiosi,
utilizzano immagini del mondo vegetale.
La
scena della Primavera, la prima allegoria-mitologica di Botticelli e
la più complessa, si svolge in un giardino ricco di fiori,
delimitato da un aranceto e da una siepe di mirto. Il dipinto
contiene circa 500 specie vegetali, delle quali 190 fiorite. Le
specie botaniche, ognuna portatrice di un significato simbolico, sono
dipinte con molta precisione. Si allarga la committenza, grazie ad
una ricchezza diffusa, e per abbellire gli interni borghesi, la
pittura amplia i suoi soggetti: la natura morta, allora detta
silenziosa, nel 1600 diventa un tema autonomo. Gli oggetti inanimati,
come i fiori, durante il secolo d'oro della pittura olandese,
diventano i protagonisti dell’opera. Questi bouquet, su fondi
scuri, esprimono molti significati simbolici, alcuni religiosi, come
nelle ghirlande, altri umani, richiamando l’idea della fugacità
della vita, della bellezza e dei piaceri terreni, la vanitas. Nel
corso del XVIII secolo le composizioni floreali diventano più morbide,
asimmetriche e perdono il loro significato allegorico, diventando
semplici oggetti d’ornamento. Con gli Impressionisti il tema dei fiori è tra i
privilegiati per le nuove sperimentazioni. Da Renoir a Manet, sino alle
ninfee di Monet, essi sono luce
e colore, la sintesi estrema. Un’altra serie di quadri floreali
sono i girasoli di Van Gogh tanto amati da sceglierli come tema per
abbellire la casa di Arles.
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