Il ballo

"Il ballo"
Matite colorate su carta

Il ballo è dai tempi dei tempi amato dall'uomo. Già nella civiltà greca, classica per eccellenza, notiamo la raffigurazione della danza sia nell’arte vascolare, che pittorica, murale e scultorea. La danza raffigurata dai greci nelle loro opere era tendenzialmente rituale. Anche la danza nell’arte romana risentiva ovviamente della greca; cosa non così strana se si considera che i romani erano soliti assimilare la cultura e le tradizioni dei paesi che assoggettavano al loro potere. Ma quella romana diventa una danza non solo erotica, orgiastica ed extrasensoriale, ma anche sensuale, elegante, eterea. Armoniosa però non sembra essere la danza raffigurata nei dipinti del nord Europa sul finire del Medioevo, qui vista come un elemento di coinvolgimento popolano. Nella prima metà del Settecento capitò spesso che venissero ritratti balletti di scene teatrali e fanciulle nell'atto di ballare. Il periodo della Rivoluzione francese smorzò l'entusiasmo dei teatranti di farsi ritrarre fino al XIX secolo. L'amore che in passato vi fu per la danza, venne portato sulle tele successivamente dal pittore impressionista Degas che adorava le ballerine, così come tutto quanto riguardava il teatro; ad interessarlo fu specialmente la vita delle danzatrici dietro le scene, quando provavano o semplicemente seguivano delle lezioni. In ogni mossa di una ballerina da lui dipinta, traspare il suo immaginarle come creature magiche mostrandoci sempre le sue modelle in movimenti di grande effetto scenico.  


 

Commenti

Post popolari in questo blog

Autunno

Venezia